5.8.10

Ode al postino improvvisato

Ode a te, postino che ti ritrovi postino tuo malgrado. Magari vittima di una sostituzione temporanea. Ode a te, sommerso da missive e da papiri da consegnare ancora. Ode a te, fiero consegnatore di multe e di tasse da pagare. Ti guardo con rispetto ogni volta che, aprendo la mia cassetta della posta, scopro di avere 58 cognomi diversi e di abitare, contemporaneamente, in 14 stabili tutti confinanti al mio. Ode a te ma ode pure a me, se permetti. Mica posso passare la giornata a fare il tuo lavoro. Mica posso scoprire che l'ente che gestisce l'energia elettrica non ha mia notizie da 2 mesi e stava per staccarmi la luce. Perché se lo scopro, certo che mi ode. E pure tanto mi ode. Ave.

4.8.10

XIX secolo in Italia

Una donna deve partorire il 2 di settembre.
Allora va dal medico curante perché serve l'impegnativa del medico di famiglia, altrimenti mica si può partorire così.
Presa l'impegnativa, la donna si reca in un importante Ospedale del Nord (ho detto proprio Nord).
Arrivata all'accettazione, l'impiegata (dolce solo come sa essere un paletto di frassino ficcato nel...), risolve prenotando la visita di controllo per il 17 settembre. Cioè, 2 settimane dopo il parto, la mamma sarà costretta a rimettere il figlio in pancia in modo che il medico possa controllare come prosegue la gravidanza.
La futura mamma non crede ai suoi occhi (lo so, avrei dovuto dire orecchie ma siccome è tutto surreale, mi sono adeguato), e insiste chiedendo un controllo PRIMA della data del parto.
Niente da fare, si sente dire.
Come mai?
Perché l'ambulatorio di uno degli Ospedali più grandi del Nord (sì, ho riscritto Nord), ad agosto chiude e quindi prendere o lasciare. Il discorso fila come l'arabo in una discussione tra lapponi.
A questo punto vorrei proporre, se possibile, di abolire i parti che vanno da luglio ad agosto compreso! È davvero una bestialità partorire in quelle date nelle quali i lavoratori devono riposare.
Approfitto anche per suggerire alle persone innamorate del servizio pubblico, che oggi siamo nel 2010 (ho controllato sulla mia agenda e davvero risulta che oggi siamo nel 2010. Cavolo, penso, nemmeno un anno fa era il 2009!), e che esiste il servizio privato. Esatto! Privato. Pagate le visite e vedrete che andrà tutto per il meglio. A questo punto uno potrebbe dire: ma il mio medico privato lavora in quell'Ospedale pubblico. E che problema è? Mica è concorrenza sleale! Se il medico pubblico è oberato di lavoro non vuol dire che, una volta smesso il pubblico camice e indossato quello privato, il tempo non sia stato ritrovato. E poi basta nascondere i soldi sotto al materasso! Pagate! Vuoi partorire? Bene. Sganciami 6000 euro e ti trovo il posto da sola nell'Ospedale pubblico. Cesareo? 9000 euro. Epidurale? Te la porti da casa, mica dobbiamo pensare a tutto noi. Non siamo un albergo, cazzarola! In media, ho constatato, una visita all'Ospedale pubblico, in virtù di un'attesa di circa 1 ora e mezza, varia dai 2 minuti e mezzo (cronometrato, giuro. E considerate che dovete fare almeno 40 secondi di tragitto), ai circa 7. Ma ci sono le eccezioni, chiaramente. Spero.
Quindi, ricapitolando: l'ambulatorio dell'ospedale ginecologico chiude per ferie! Ricordate. È inutile che andate. Trattenete fino a settembre. Non è così impossibile come sembra!
Ricapitolando 2: il medico pubblico è una figura mitologica per metà pubblica e per metà privata. La metà pubblica la riconoscete subito perché arriva in ritardo, è scostante e spesso fa compilare le schede ai pazienti stessi (Sindaco di questa città del Nord, se vuole contattarmi le mostro quanto dico). Quello privato invece è preciso nel dirvi che per voi ha sempre posto e scrive di suo pugno tutti i vostri dati.
Considerando che per 9 mesi la mamma ha perso 2 mesi andando dal ginecologo che poi le diceva di prenotare la visita ma che prima bisognava andare dal medico di famiglia per l'impegnativa e poi ritornare in Ospedale a prenotare, esattamente da dove si è partiti dopo la visita (?? ma non si poteva passare direttamente lì invece di fare il giro del mondo? La risposta è NO!); considerando che la mamma ha spesso diritto all'esenzione ma, chissà per quale motivo, il medico di famiglia fa finta di non ricordare il codice di esenzione (Sindaco, contattami che ti mostro le cose); calcolando il percorso casa-ospedale-medico-ospedale-casa-medico-ospedale, diciamo che alla mamma resta circa 1 mese totale su 9 di tranquillità. E poi qualcuno si chiede perché i bimbi quando nascono non sorridono ma piangono!

3.8.10

AAA Qualità cercasi.

- Confessa, tu sai cantare!!
- No, lo giuro. Sono sempre stato stonato, Generale!
- Non sono generale. Ora tu dici la verità, hai capito? Abbiamo le prove che sai cantare. La tua vicina ti ha sentito duettare con Tina Turner. Confessa, disgraziato!!
- Non ero io. Era il cd. Io non la conosco nemmeno Tina Turner, Ammiraglio!!
- Secondo te sono ammiraglio? Sto perdendo la pazienza. Ora tu canti, come hai fatto quella volta con Shakira.
- Shakira? Ma secondo lei io conoscevo Shakira e stavo ancora qua, Capitano?
- Tu la devi finire di prendermi in giro, hai capito? Sono un commissario. Come Montalbano ma con i capelli, chiaro? Ti voglio credere... Quindi non sai cantare, va bene. Allora dimmi a chi vuoi mandare nel tugurio. Forza! Stavolta non scherzo. Chi vuoi nominare?
- Commissario, guardate che avete preso uno per un altro. Io non sono mai stato al Grande Fratello. Non lo guardo nemmeno.
- Questa era meglio se non la dicevi. Tu il giorno 5 settembre 2008 hai fatto il provino per entrare al Grande Fratello. Abbiamo le prove.
- Commissario, non sono io. Mai stato ad un provino. Ho accompagnato la mia ragazza al provino ma io ho aspettato fuori. Non mi piacciono...
- Stai zitto. Non ti piace cosa? Occhio che stai per peggiorare la tua situazione. Oggi passo un guaio su di te, guarda come te lo dico. Poi ti piazzo in Ospedale e dico che ti sei frustato da solo mentre ti spezzavi il braccio da solo e ti sputavi in un occhio usando il cucchiaio.
- Commissario, la prego. Le sto dicendo la verità. Non so cantare. Non ho mai fatto il provino per il Grande Fratello, non sono mai stato alla Fattoria e di Isola dei Famosi conosco solo Capri. Io voglio solo scrivere una raccolta di poesie. Tutto qui. Ma se mi lasciate in pace allora dico che canto tutti i giorni almeno 65 volte e che faccio i provini di tutti i talent show. E tra un provino e l'altro, passo dagli amici di Maria e mi sballo un pochetto poi, sempre da Maria, corteggio un paio di ragazze rifatte e poi, visto che fa tutto Maria, mando pure qualche lettera a qualcuno che non vedo da tempo così risparmio sui francobolli. Ora siete contento?
- APPUNTATO, mi sa che questo dice la verità. Abbiamo sbagliato persona. Questo è uno senza qualità. Non sa cantare, non fa i provini, non nomina nessuno.... Questo vuole fare il poeta.... AHAHAHAHAHAHAHAHAHA... Cose da pazzi. Quando vedo un uomo senza qualità io esco pazzo. APPUNTATO, buttatelo fuori. Questo non vale un cazzo!
-

2.8.10

La vera storia semi comica della donna incita che per salvarsi la vita decise di darsi delle arie.

Ufficio postale. Uno dei tanti sparsi per l'Italia, che al momento di questo scritto è ancora uno Stato unico che spazia dalle Alpi a Lampedusa. Fila di pensionati in attesa, vogliosi di pagare luce, gas, acqua e olio tutto bene, grazie. I soliti impiegati disponibili dietro ai vetri anti proiettili. Colpo di scena: BOOM!!! Ad un uomo cade un plico che, cadendo a terra, fa rumore. Gli altri, ringraziano per la sollecitazione coronarica ricevuta. Tutto filava in quella fila immobile quando, d'un tratto, una donna apparentemente incinta, entra nell'ufficio. Non se ne accorge nessuno. La donna si mette in fila. Il vecchio che la precede la guarda in cagnesco e abbaia. Quello prima, in gattesco e miagola. Quello prima ancora in coccodrillesco ma... il coccodrillo? Il coccodrillo? Il coccodrillo come fa? Non c'è nessuno che lo sa... (a sfumare). La fila inizia a rumoreggiare e, uno per volta, soffitti esclusi, guardano la donna in Stato interessante pur trovandosi in Italia. La fila teme che quella donna possa avanzare richieste assurde... tipo, non so, passare avanti visto il pancione. La fila si compatta dietro allo slogan: CI DEVE SOLO PROVARE LA PANZONA!!! La donna avverte gli sguardi di odio che provengono da quelle miti persone. Miti fino a 30 secondi prima. L'impiegato dietro al vetro accenna ad un leggero movimento della testa che sembra rivolgersi verso la donna ma la fila, compatta, guarda l'impiegato che, freddato dallo sguardo amorevole del gruppo di neo assassini, finge di fare riabilitazione cervicale e riabbassa lo sguardo. Sistemato l'impiegato, la folla si concentra sulla donna incinta, sempre più isolata dal gruppo. La futura mamma respira profondamente poi decide di fare una mossa a sorpresa per cercare di svincolarsi dall'angolo. Sorride, poi toccandosi la pancia dice: Mamma mia. Devo prendermi qualcosa perché ho tutta quest'aria nella pancia che non riesco a tirare fuori. No, non vi preoccupate che non la tiro fuori ora. Il medico mi ha detto che devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male. Sono gas. Pensate che spesso la gente pensa che sono incinta ma non è così. Ieri, in macelleria, una persona voleva farmi passare avanti ma prima che la fulminassero gli altri, ho subito detto del problema che ho. Pure in autobus mi capita. Qualche giorno fa un signore, buonanima, si è alzato per cedermi il posto. Non ho fatto in tempo a dire che non ero incinta che è subito volato dal finestrino mentre si scatenava una simpatica rissa tra i legittimi eredi al posto. Sapete per caso che ore sono che devo prendere il carbone attivo, così mi sgonfio un pochetto?
La fila sorride e l'atmosfera si rasserena.

Che senso ha aprire un blog e non dire nulla? Che senso ha aprire un blog e dire la propria su ogni cosa. Che senso ha aprire un blog?

Appunto.