4.8.10

XIX secolo in Italia

Una donna deve partorire il 2 di settembre.
Allora va dal medico curante perché serve l'impegnativa del medico di famiglia, altrimenti mica si può partorire così.
Presa l'impegnativa, la donna si reca in un importante Ospedale del Nord (ho detto proprio Nord).
Arrivata all'accettazione, l'impiegata (dolce solo come sa essere un paletto di frassino ficcato nel...), risolve prenotando la visita di controllo per il 17 settembre. Cioè, 2 settimane dopo il parto, la mamma sarà costretta a rimettere il figlio in pancia in modo che il medico possa controllare come prosegue la gravidanza.
La futura mamma non crede ai suoi occhi (lo so, avrei dovuto dire orecchie ma siccome è tutto surreale, mi sono adeguato), e insiste chiedendo un controllo PRIMA della data del parto.
Niente da fare, si sente dire.
Come mai?
Perché l'ambulatorio di uno degli Ospedali più grandi del Nord (sì, ho riscritto Nord), ad agosto chiude e quindi prendere o lasciare. Il discorso fila come l'arabo in una discussione tra lapponi.
A questo punto vorrei proporre, se possibile, di abolire i parti che vanno da luglio ad agosto compreso! È davvero una bestialità partorire in quelle date nelle quali i lavoratori devono riposare.
Approfitto anche per suggerire alle persone innamorate del servizio pubblico, che oggi siamo nel 2010 (ho controllato sulla mia agenda e davvero risulta che oggi siamo nel 2010. Cavolo, penso, nemmeno un anno fa era il 2009!), e che esiste il servizio privato. Esatto! Privato. Pagate le visite e vedrete che andrà tutto per il meglio. A questo punto uno potrebbe dire: ma il mio medico privato lavora in quell'Ospedale pubblico. E che problema è? Mica è concorrenza sleale! Se il medico pubblico è oberato di lavoro non vuol dire che, una volta smesso il pubblico camice e indossato quello privato, il tempo non sia stato ritrovato. E poi basta nascondere i soldi sotto al materasso! Pagate! Vuoi partorire? Bene. Sganciami 6000 euro e ti trovo il posto da sola nell'Ospedale pubblico. Cesareo? 9000 euro. Epidurale? Te la porti da casa, mica dobbiamo pensare a tutto noi. Non siamo un albergo, cazzarola! In media, ho constatato, una visita all'Ospedale pubblico, in virtù di un'attesa di circa 1 ora e mezza, varia dai 2 minuti e mezzo (cronometrato, giuro. E considerate che dovete fare almeno 40 secondi di tragitto), ai circa 7. Ma ci sono le eccezioni, chiaramente. Spero.
Quindi, ricapitolando: l'ambulatorio dell'ospedale ginecologico chiude per ferie! Ricordate. È inutile che andate. Trattenete fino a settembre. Non è così impossibile come sembra!
Ricapitolando 2: il medico pubblico è una figura mitologica per metà pubblica e per metà privata. La metà pubblica la riconoscete subito perché arriva in ritardo, è scostante e spesso fa compilare le schede ai pazienti stessi (Sindaco di questa città del Nord, se vuole contattarmi le mostro quanto dico). Quello privato invece è preciso nel dirvi che per voi ha sempre posto e scrive di suo pugno tutti i vostri dati.
Considerando che per 9 mesi la mamma ha perso 2 mesi andando dal ginecologo che poi le diceva di prenotare la visita ma che prima bisognava andare dal medico di famiglia per l'impegnativa e poi ritornare in Ospedale a prenotare, esattamente da dove si è partiti dopo la visita (?? ma non si poteva passare direttamente lì invece di fare il giro del mondo? La risposta è NO!); considerando che la mamma ha spesso diritto all'esenzione ma, chissà per quale motivo, il medico di famiglia fa finta di non ricordare il codice di esenzione (Sindaco, contattami che ti mostro le cose); calcolando il percorso casa-ospedale-medico-ospedale-casa-medico-ospedale, diciamo che alla mamma resta circa 1 mese totale su 9 di tranquillità. E poi qualcuno si chiede perché i bimbi quando nascono non sorridono ma piangono!

1 commento:

Anonimo ha detto...

E poi ci frantumano anche i coglioni se abbiamo la depressione post-parto! Strano, non averla prima con tutte queste difficoltà! Un mese di tranquillità, però, mi sembra fin troppo. Diciamo che nel mio caso potrebbe corrispondere con il primo, quando ancora non sapevo di essere incinta...

;) Mum.