29.6.10

C'è vita prima della morte. Questa è l'unica cosa certa.

C'è chi fa i salti mortali per continuare a vivere e chi fa i salti mortali perché la vita non gli basta più. Cerca stimoli. Adrenalina. Emozioni forti. E allora si lancia da Venere, scala qualsiasi cosa superi il debito pubblico italiano, lotta con gli squali anche si gli squali non vogliono, attraversa un quartiere di periferia con il Rolex bene in vista. Tutto per far battere il cuore più forte. Sempre di più. Fino a non poterne più. Morire mi sembra il modo più assurdo di vivere.

ps I guerrieri, chiunque essi siano, non muoiono. Riposano.

25.6.10

L'Italia si è mesta. Zapping letterario volume 1

Mondiali 2010. Quagliarella tira. Anche in Italia, ma non c'entra. E infatti nemmeno in pallone c'entra. E allora che si fa? Chiediamo il legittimo impedimento. Perché lo eravamo, no? Impediti, dico. Mica solo i ministri possono farlo. Altrimenti come può un neo (spero benigno) ministro organizzare il suo gabinetto? Mica è semplice. Le mattonelle, tesoro, di che colore le facciamo? E la carta igienica, prendiamo quello a doppio strato o usiamo quella di plastica, così la laviamo e la riutilizziamo? Il paese ci ringrazierebbe e noi entreremmo nelle sue grazie. Non la terza grazia, spero. E la Lega era da un PO che non si sentiva. Intanto, a Pomigliano Giovanna d'Arco, prendeva fuoco il dibattito: meglio restare senza lavoro o lavorare il doppio prendendo la metà? Referendum. Si vota. Lui si astemio. L'alcool potrebbe dargli alla testa. Per non parlare di quel giocatore slovacco che ieri ha intercettato il tiro di Quagliarella. Ma dico, sta passando una legge che lo impedirà e quello si mette lo stesso ad intercettare in barba e capelli ai nostri politici? Bersani non c'entra. Per la barba, forse. Ma non si può andare avanti così. Troppa gente. Prendo il prossimo treno, cercando di passare sui binari. A Barcellona si usa così.